Il tramonto di una bella giornata

Il tramonto di una bella giornata

sabato 20 settembre 2014

Casco Schuberth SR1 - Prova a secco!

Ho comprato il
casco nuovo!


Un momento sempre eccitante, per un motociclista.
Necessita di riflessioni, comparazioni, raccolta di informazioni da mici, siti web eccetera.
Sarà leggero? Sarà silenzioso? O forse mi farà il testone?
E la sicurezza, poi! Le omologazioni e le stelle Sharp... un mal di testa prima ancora di averlo indossato anche un solo minuto.
Bene, la mia scelta perciò (dopo tutta questa trafila, ovvio...) è caduta su un casco che avevo adocchiato da tempo per sostituire il mio Arai RX7-GP: lo Schuberth SR1.


Una scelta controcorrente, per molte ragioni.

  1. Schuberth ha un nome per i caschi da auto e per gli apribili, ma come casco sportivo non lo considera quasi nessuno
  2. Per conseguenza, è quasi introvabile dai rivenditori italiani che trattano i C3, o al massimo gli S2
  3. Ha un costo da "top di gamma", per intenderci poco sotto Arai e al livello di Shoei, senza avere lo stesso posizionamento effettivo sul mercato.
Io stesso ho esitato molto, dopo alcuni tentativi infruttuosi (i venditori mi guardavano e dicevano: "l'SR che...?") e la difficoltà di trovare l'assortimento completo delle taglie per trovare quello più adatto a me, persino all'EICMA. Avevo però letto di ottime doti, soprattutto di una grande silenziosità per un casco sportivo (la caratteristica che cercavo!) e di una cura costruttiva di livello assoluto.
Un giorno, quasi per caso, ho trovato un negozio che aveva la taglia che volevo provare (la M, pari a 56/57) e ho constato che era quella giusta! Ero stato molto perplesso dopo avere provato la L, quella che ho preso due volte con Arai e che nominalmente è 59/60, e che mi era risultata però larga.
Rimaneva l'ostacolo prezzo, perché non volevo investire di nuovo più di 500 euro per un casco, dopo cinque anni.



Ho tergiversato per più di un anno, mentre il mio Arai deperiva (purtroppo la resistenza all'usura di questo modello non è risultata al livello dell'RX7-V che avevo avuto prima., come potete vedere della foto a fianco...), ed avevo infine ristretto la rosa dei possibili candidati a tre modelli: l'X-Lite 802R Carbon, il nuovo Shoei NXR e, appunto, lo Schuberth.


Poi, complice il cambio delle livree e il ribasso improvviso dei prezzi delle vecchie colorazioni, lo SR1 è diventato improvvisamente alla portata! Quindi, come spesso accade a noi motociclisti quando trattiamo "le nostre cose" (non so, uno scarico, un giubbotto, un casco, appunto...) mi sono fondato su una offerta on line ed eccola qua.

Devo dirlo subito: non l'ho ancora provato, perciò delle sue qualità dinamiche, non posso raccontare ancora nulla. Quanto alla cura costruttiva e all'aspetto estetico però sì.
Ecco allora qualche considerazione e un breve raffronto con il mio precedente Arai.
Il casco appare molto ben progettato e realizzato; la finitura (matt black, nel mio caso) è perfetta, le prese d'aria hanno un movimento pastoso ma solido, la visiera una trasparenza ottimale.
Gli interni sono davvero molto curati: il fondo è in un materiale gommoso antiscivolo, molto morbido, con ampi inserti di tessuto riflettente. L'interno è in vellutino di apparente ottima qualità; il cinturino ha ampie imbottiture e protezioni dello stesso materiale antiscivolo utilizzato per il fondo.

Per darvi un'idea, l'ho messo al confronto con l'Arai. Non ho la pretesa di avere fatto un confronto scientifico, né voglio concludere che lo Schuberth sia migliore o peggiore, in assoluto, come casco. Ma a livello di cura costruttiva, secondo me, l'SR1 è superiore.




Innanzitutto, il peso: lo Schuberth pesa 1320 grammi; l'Arai 1590. Sono 270 grammi di differenza. D'accordo che uno è taglia M e l'altro L, ma vanno entrambi bene per la mia testa, perciò la differenza conta....
Inoltre la taglia M di Schuberth usa la stessa calotta della L, perciò il confronto, secondo me, regge.



La dimensione è simile, ma la forma è diversa: l'Arai, comunque un po' più grande, è più rotondo, mentre lo Schuberth è più allungato (infatti a dispetto della taglia più piccola, ho più spazio per il naso!) e più stretto verso il collo.






Nell'ultima foto si può vedere come l'imbottitura dell'SR1 sia veramente avvolgente sul collo. Questo è uno dei motivi per il quale il casco (ma lo sapevo!) risulta stretto da infilare e laborioso da togliere.

Gli interni sono meglio rifiniti, dicevo. Tralasciando la visibile usura dell'Arai, il polistirolo interno di quest'ultimo ha un sottile rivestimento di tessuto solo in alcune parti, mentre lo Schuberth ha il polistirolo, sebbene non a diretto contatto con la testa, interamente rivestito di un vellutino gradevole alla vista e al tatto. Lo si vede nella foto accanto, al di sotto della fascia imbottita per la testa.


A destra intravvedete la finitura dell'Arai, sempre sotto l'imbottitura della testa.


Questo, invece, è il guanciale destro dell'SR1 visto...

.... di fronte......




... e dal retro!

L'imbottitura è cucita al rivestimento, che sul retro è in materiale plastico, dove sono posizionarti anche i bottoni per l'inserimento  del guanciale sulla calotta. 
L'Arai, invece, come si vede dalle immagini a sinistra, ha un rivestimento di tessuto che copre un blocco composito di polistirolo e gommapiuma che si monta ad incastro.


La foto a destra mostra l'interno della calotta con il guanciale smontato: notate i bottoni di fissaggio e il polistirolo in questo caso montato direttamente sulla calotta. Notate inoltre l'NRS, cioè l'imbottitura per le orecchie, sostituibile con una più spessa per aumentare la silenziosità.

Sotto, l'interno dell'Arai a guanciale smontato



Infine, ecco il cinturino dell'SR1, con l'imbottitura e il rivestimento in materiale gommato di cui parlavo. Rivestimento e imbottitura sono presenti su entrambe le parti del cinturino.


Ed ovviamente, ecco l'Arai (valutatelo sempre al netto di cinque anni e mezzo e 40.000 km di usura). Il cinturino è imbottito solo sulla parte "corta" con il doppio anello.

In definitiva, "a secco", un casco apparentemente ottimo, soprattuto considerato il prezzo a cui l'ho preso (qualche altra taglia era ancora più conveniente). 
A casa posso quindi dirmi molto soddisfatto!
Ora, la prova su strada.
Se il buongiorno si vede dal mattino...

Vi terrò aggiornati!!


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