Il tramonto di una bella giornata

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venerdì 5 settembre 2014

Regolazione delle sospensioni - Idraulica avantreno

GIORNO 3 - Regolazione idraulica dell'avantreno

L'ammortizzazione propriamente detta, sia in estensione che in compressione si regolano al meglio guidando la moto e sentendo come questa si comporta rispetto alle proprie esigenze.

Fondamentalmente, non potete usare le regolazioni dei vostri amici. La ragione per la quale c'è un così grande dibattito e opinioni così differenti riguardo la regolazione delle sospensioni è che si tratta di una materia che tocca la sfera delle sensazioni personali e soggettive, che dipendono da come e dove guidate la vostra moto.
Alcune persone, giornali e siti web cercheranno di dirvi cosa è meglio per voi, mentre tra i top racers la regolazione delle sospensioni è uno dei segreti meglio custoditi. Dovrete invece trovare le vostre personali regolazioni con le quali vi sentite a vostro agio e prendere nota dei vostri esperimenti man mano che fate i vostri esperimenti con le differenti regolazioni.
Profilo delle gommeRegolare correttamente l'idraulica dipende dal tipo di moto, da come guidate la moto, dal profilo e della pressione delle gomme che usate. Dipende inoltre dal vostro stile di guida e da quanta corsa delle sospensioni desiderate in ogni particolare momento. Questo articolo cerca di spiegarvi che cosa ricercare e come porvi rimedio.

Se potete regolare l'idraulica in solo senso e non avete, per esempio, una regolazione separata della compressione e dell'estensione, dovrete trovare un compromesso. Se terminate le regolazioni disponibili e la vostra moto si comporta ancora in modo insoddisfacente, potrebbe essere necessario cambiare la densità dell'olio della forcella con uno più fluido o più denso, a seconda l'estensione o la compressione risultino ancora rispettivamente troppo lenta o troppo veloce.

Tenete conto che la sospensione si comporterà diversamente in condizioni differenti, vale a dire alte o basse velocità, condizioni asciutte o umide, per cui sperimentate le regolazioni che desiderate nelle condizioni alle quali vorrete usare la vostra moto.

Per cominciare, regolate la vostra moto sulla base del setting suggerito dal costruttore o sul vostro setting preferito. Al riguardo, non conoscendo l'esatta terminologia usata nel vostro manuale e dal vostro costruttore, potete fare riferimento a queste note:



Regolazioni morbide Poca ammortizzazione = Diminuire  l'ammortizzazione    
Regolazioni dure=Ammortizzazione eccessiva Aumentare  l'ammortizzazione
Avantreno suAvantreno giù

Compressione anteriore

Una corretta regolazione della compressione anteriore è importante sia in frenata, sia nella guida su fondo irregolare. In particolare, è opportuno che la sospensione anteriore si comprima lentamente e in modo controllato durante la frenata: quando l'avantreno si abbassa durante la frenata, trasferisce carico e peso alla ruota anteriore. Questo aiuta la moto a rallentare più rapidamente.

Se la sospensione anteriore si comprime troppo velocemente (troppo morbida), si rischia che la sospensione arrivi a fondo corsa, facendo percepire instabile la moto; inoltre se l'avantreno affonda troppo velocemente la ruota posteriore può perdere contatto con il terreno e serpeggiare.
D'altra parte, se la compressione è troppo dura, la sospensione non potrà reagire abbastanza velocemente per comprimersi sulle irregolarità dell'asfalto e l'avantreno tenderà a scivolare o ad oscillare. La guida risulterà faticosa e poco piacevole e la tenuta sarà compromessa, specialmente sul bagnato.

La compressione anteriore è egualmente se non ancora più importante nel momento in cui la frenata precede una curva: quando si frena prima di svoltare, la moto si abbassa naturalmente sull'avantreno, e questo accorcia l'interasse e altera la geometria della moto in modo tale da farla entrare più rapidamente in curva. E' perciò molto importante che la sospensione si comprima in modo prevedibile e sicuro in curva.


MORBIDA: Se la compressione è troppo morbida la vostra moto affonderà all'anteriore troppo velocemente; quindi, quando entrerete in curva la moto tenderà a cadere all'interno e dovrete compensare questo difetto.
DURA: D'altra parte, se la compressione è troppo dura, non avrete sufficiente abbassamento dell'anteriore e la moto sarà riluttante a curvare e tenderà a restare larga in entrata.



Uscite con la moto e provate a frenare e a girare a velocità differenti; la moto si abbasserà in frenata in funzione dell'energia con la quale frenate. Se la vostra moto raggiunge la fine della corsa utile della sospensione, incrementate il precarico anteriore (date un'occhiata alle note precedenti che riguardano il precarico). Prendete nota delle variazioni che apportate e del differente comportamento della moto.

Estensione anteriore
L'estensione controlla il tasso, ovvero la velocità, con la quale la sospensione ritorna nella posizione di riposo dopo essere state compressa. Se l'estensione è eccessivamente morbida, l'avantreno rimbalzerà troppo velocemente dopo ogni situazione che abbia determinato la compressione della forcella - ad esempio una frenata o una irregolarità dell'asfalto - causando un comportamento a "dente di sega". Questo può causare l'indesiderata perdita di aderenza dell'anteriore. 
Se invece l'estensione è troppo dura, avrete una mancanza di sensibilità sulla ruota anteriore e, nei casi estremi in cui la sospensione non riesce a reagire abbastanza velocemente per estendersi del tutto prima di una nuova perturbazione dell'asfalto, la sospensione potrebbe arrivare a fondo corsa, cosa assolutamente indesiderabile e pericolosa.
Un metodo alternativo al setting consigliato dal costruttore per regolare l'estensione anteriore consiste nel mettere la moto in piano e su un cavalletto posteriore (o tenuta in posizione da un amico); premete quindi con forza sulla parte superiore della forcella senza toccare i freni e lasciate estendere liberamente la forcella.
La sospensione deve tornare nella posizione originale entro un secondo. Se impiega più di un secondo, dovrete ammorbidire l'estensione, ma se impiega meno di un secondo o rimbalza oltre la posizione iniziale, allora dovrete indurire l'estensione. Questo metodo può funzionare, ma in realtà è un po' troppo semplicistico per il mondo reale.


Un'area critica nella quale volete che la vostra estensione all'avantreno lavori al meglio è in curva. Quando vi approssimate a una curva e frenate prima di girare, la sospensione anteriore si comprime; poi, non appena lasciate i freni, l'avantreno si estende completamente. E' preferibile che la l'estensione non avvenga troppo rapidamente, specialmente nelle curve di medio raggio. Questo aspetto non è importante se guidate separando nettamente i i momenti della frenata e dell'entrata in curva; è più critico, invece, se avete l'abitudine di entrare in curva con i freni in mano.

MORBIDA: Se l'estensione è troppo veloce in curva, la forcella tornerà velocemente nella posizione di partenza, recuperando al contempo anche un maggiore interasse. L'estensione repentina dell'anteriore dunque tende a far andare la moto "larga" o una sensazione di sottosterzo. Se questo succede, indurite l'estensione della sospensione anteriore per rallentare la velocità con la quale la forcella si estende. 
DURA: D'altra parte, se l'estensione è troppo dura, quando lasciate andare i freni e prendete in mano il gas in curva, avrete un interesse più corto per un tempo più lungo. Questo può far svoltare la moto troppo velocemente e/o dare la sensazione che la moto "cada" dentro la curva. In questo caso, ammorbidite l'estensione.

Per regolare l'estensione anteriore avrete bisogno fondamentalmente di fare un po' di curve per diverse volte, ed è certamente preferibile che abbiate prima sistemato tanto il precarico che la compressione anteriore.

Fondamentalmente, desidererete che sia possibile:
  1. frenare forte prima della curva, oppure sin dentro la curva, secondo le vostre preferenze
  2. lasciar andare i freni
  3. riprendere il gas in mano
senza che si comporti "ad altalena", ovvero, rimbalzi o si sieda, agendo solo sull'estensione (ricordatevi che avete regolato già la compressione, dunque non fate confusione).



NOTE

Nessun controllo avanzato dell'estensione
Se non siete in grado di regolare separatamente la compressione e l'estensione, ma potete regolare una delle due, dovrete trovare un compromesso. Poiché la maggior parte degli incidenti avviene in curva, vi suggerisco di regolare la moto perché si comporti al meglio in questo frangente. Provate a regolare la moto in modo tale che possa entrare e uscire dalle svolte senza altalenare troppo e con il minimo dondolio possibile all'anteriore. Queste regolazioni dovrebbero andare bene per un asfalto gibboso.

Prendete note

Prendete nota delle regolazioni che utilizzate, come pure del tipo e della pressione dell gomme che state usando. Il differente profilo delle gomme, la dimensione e la pressione possono influenzare il comportamento della moto e perciò è utile prendere nota di tutte le vostre regolazioni, specialmente se siete maniaci della pista. Prendete inoltre nota del tempo e della temperatura ambientale, perché in caso di freddo l'olio delle vostra forcella risulterà più denso, mentre sarà più fluido in caso di clima caldo. Così facendo potrete rapidamente adattare la regolazione delle sospensioni al variare di tutte queste condizioni, senza dover per forza ripercorrere tutti i passaggi descritti in questo capitolo (e nei prossimi).

Contate i Click
Se le sospensioni della vostra moto hanno i "click" per regolare le sospensioni e volete sistemare l'idraulica, non limitatevi a girare i registri sino a quando pensate di avere raggiunto le regolazioni esatte che desideravate. Contate invece per intero i click per assicurarvi che in partenza eravate sulle regolazioni alle quali pensavate di essere; poi contate di nuovo sino al setting desiderato. Per esempio, pensate che la compressione anteriore sia regolata a 5 click e desiderata portarla a 7. Non limitatevi a contare solo due click; chiudete invece di 5 clic  e poi aprite di 7, e sarete sicuri di avere la regolazione voluta.

Metodo

Non regolate più di un registro per volta, salvo che non dobbiate tornare a regolazioni già utilizzate in precedenza, altrimenti non saprete mai quale delle regolazioni apportate ha avuto il maggior effetto. Io uso la moto anche per andare al lavoro e avevo l'abitudine di variare la regolazione di un solo click al giorno. Qualche volta mi capitava però di lasciare le regolazioni immutate per più giorni, perché le condizioni non erano quelle adatte per "sentire" la variazione delle regolazioni che intendevo apportare e dunque potevo dimenticarmi di come avevo regolato le sospensioni l'ultima volta. In pista, suggerisco di mantenere una sola variazione per almeno un turno intero, come minimo.

Modificare la geometria della moto
Potete modificare la geometria della moto "sfilando" gli steli della forcella, in modo che la vostra forcella sporga maggiormente dalla piastra superiore. In questo modo la moto sarà più puntata sull'anteriore, cosa che la farà girare più velocemente; questo non incrementerà la velocità di percorrenza e vi farà perdere altezza utile dal suolo. Il mio consiglio è di non sfilare gli steli per più di 5 mm.



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